La riabilitazione del pavimento pelvico maschile è ancora un argomento poco trattato anche se molti uomini si trovano a soffrire di problematiche come l’incontinenza urinaria, problemi di erezione, eiaculazione precoce o altri problemi conseguenti ad intervento di prostata e interventi proctologici.
Questi problemi provocano nel soggetto che ne soffre un senso di disagio sia di tipo fisico che di tipo psicologico, facendo nascere un senso di imbarazzo e un senso di frustrazione nella vita di tutti i giorni.
Con questo articolo si vuole approfondire alcuni aspetti della riabilitazione del pavimento pelvico maschile per quanto riguarda l’incontinenza urinaria, infatti questo problema potrebbe essere risolto o limitato con alcuni esercizi di rieducazione muscolare specifici.
Da cosa è causata l’incontinenza urinaria maschile?
Le cause per questo tipo di problematica possono essere ricollegate a eventi chirurgici come interventi alla prostata con asportazione totale, prostatectomia radicale o per patologie oncologiche.
Tali problematiche possono essere dovute anche dall’invecchiamento che può causare problematiche come la vescica iperattiva e la ritenzione urinaria sub-completa da ostruzione cronica allo svuotamento.
Anche le malattie neurologiche come il Parkinson, l’ictus cerebrale o la sclerosi multipla possono favorire la nascita di questa problematica.
Come si presenta l’incontinenza urinaria maschile?
L’incontinenza urinaria può essere identificata con diverse gravità, dalla perdita di poche gocce fino ad arrivare a perdite dell’intero contenuto vescicale.
Vengono identificate 3 diverse modalità di perdita:
- Da urgenza minzionale, cioè lo stimolo impellente che non permette di arrivare in bagno
- Da sgocciolamento post-minzionale, cioè piccole perdite di urine dopo lo svuotamento
- Da sforzo, quindi dopo un colpo di tosse o in seguito a cambi di posizione come lo spostamento da posizione seduta a posizione eretta e viceversa
La riabilitazione del pavimento pelvico maschile
La riabilitazione del pavimento pelvico nell’uomo ha diverse evidenze scientifiche per il recupero delle diverse problematiche che si possono presentare nella vita di chi ha subito un intervento a livello prostatico o a seguito di malattie neurologico-degenerative.
Il percorso riabilitativo che si deve intraprendere, che deve essere personalizzato sulle effettive problematiche del paziente, serve a risolvere e/o migliorare la vita quotidiana del paziente.
Il piano riabilitativo, attraverso specifici esercizi permette di imparare a riconoscere i diversi muscoli che si utilizzano, migliorandone la forza e la funzione d’utilizzo.
Queste nuove nozioni verranno utilizzate poi nelle situazioni a rischio come ad esempio il colpo di tosse, il cambio di postura, il piegamento per raccogliere un oggetto e tutte quelle attività che possono portare a situazioni non gradevoli per la persona.
Oltre a una fisioterapia manuale può essere associata l’elettrostimolazione, cioè utilizzando dei campi elettrici che permettono la selettiva selezione dei diversi muscoli.
Funzione della riabilitazione del pavimento pelvico
Il trattamento riabilitativo ha una duplice finalità: da un lato serve per rendere cosciente il paziente dell’utilizzo dei diversi muscoli pelvici facendo sì di stimolarli per incrementare il tono muscolare del pavimento pelvico.
Dall’altro serve per migliorare e rendere più efficiente la contrazione sfinterica a livello uretrale evitando di attivare muscoli inappropriati.
Lo Studio di Fisioterapia e Riabilitazione Busetto e Pontel di Pordenone da diversi anni opera nel trattamento di queste disfunzioni collaborando con diversi professionisti nel triveneto.
All’interno del Team opera la Dott.ssa Irene Busetto, fisioterapista specializzata nel trattamento delle disfunzioni del pavimento pelvico maschile e femminile.
Per informazioni riguardanti trattamenti o consulti contatta la Struttura allo 0434-521127 oppure rivolgendosi direttamente alla Segreteria negli orari 8.00 – 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30.