Quando iniziano i primi freddi può essere un momento delicato per chi soffre di mal di schiena.
La lombalgia, colpisce circa l’80% della popolazione mondiale e con l’inverno la probabilità di soffrirne aumenta.
Vediamo perché con l’abbassamento delle temperature aumenta il rischio di dolori articolari e muscolari:
Nei periodi invernali le temperature tendono a diminuire comportando ad instaurare nel nostro organismo un meccanismo di difesa dal freddo cioè quello di restringere i vasi sanguigni con la finalità di risparmiare calorie, causando però una maggior rigidità muscolare. Per questa ragione il freddo può accentuare le contratture muscolari e di conseguenza possono far nascere dolori lombari che durante l’estate non si sono fatti sentire.
Quando si è soggetti a questo tipo di problematica è consigliabile dedicarsi innanzitutto alla prevenzione e di conseguenza adottare una postura corretta della schiena nelle attività quotidiane. Ovviamente a questo deve essere unito anche un’attività fisica anche di lieve intensità ma con lo scopo di rafforzare gli addominali e rendere la muscolatura posteriore più stabile.
Bisogna tenere in considerazione di mantenere una vita attiva e praticare una buona attività motoria per conservare una resistenza e flessibilità muscolare.
Lo Studio di Fisioterapia e Riabilitazione Busetto e Pontel SRL di Pordenone si avvale di personale altamente specializzato per poter migliorare questa situazione fastidiosa e invalidante nella vita quotidiana.
Una delle metodiche che lo Studio utilizza per trattare questa tipologia di disturbi è il Riva Method® tramite Delos System, con il quale si può acquisire un controllo propriocettivo migliore e di conseguenza migliorare la stabilità e la forza del sistema posturale.
Il lavoro con Delos System: Riva Method® ha lo scopo di valutare l’efficacia del sistema propriocettivo, vestibolare e il compenso visivo. Tramite questa metodica si può ottenere una riduzione degli infortuni, migliorando la qualità e la sicurezza nei movimenti incidendo positivamente sugli arti inferiori, piede e caviglia e su tutta la muscolatura del rachide.